In 160 minuti Spielberg narra gli avvenimenti che seguirono l'attentato terroristico ai giochi olimpici di Monaco '72 attraverso gli occhi di Avner (Eric Bana), l'ufficiale del Mossad incaricato di vendicare la morte degli atleti Israeliani assassinati nell'attacco.
Per quanto mi riguarda, alla fine il film mi ha lasciato una sensazione di forte pessimismo.
Gli avvenimenti vengono presentati dal punto di vista degli Israeliani, decisi a farsi 'giustizia'; ma allo stesso tempo viene anche presentato il punto di vista dei Palestinesi.
Entrambe le 'fazioni' potrebbero avere dalla loro parte la ragione, e potrebbero avere dalla loro parte il torto, però una cosa che hanno sicuramente entrambi, è l'essere certi delle loro motivazioni, nessuna delle due parti cederà per prima, nessuna delle due parti scenderà a compromessi ...entrambe vogliono ‘vincere’!
Da questo 'scontro di ideologie' ne risulta un'escalation di violenza e morte che si auto-alimenta.
Violenza che genera violenza, Morte che genera Morte.
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